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![]() Tweet ARTÙ (V secolo ?). Mitico re di Bretagna. Da lui prende il nome il ciclo bretone e arturiano della letteratura romanzesca medievale dedicata alle vicende cavalleresche e amorose dei cavalieri della Tavola rotonda presieduta da re Artù. Il nome di Artù compare nel IX secolo in opere storiche latine; di lui esistono tracce in racconti gallesi anteriori all'XI secolo. In Europa fu conosciuto attraverso l'opera storiografica di un chierico gallese, l'Historia regum Britanniae di Goffredo di Monmouth (1135 ca), che narra le vicende dei re di Britannia dai tempi più antichi fino al VII secolo. Uno spazio molto ampio è dato a un re, Arturo, collocato nel V secolo, celebrato come un glorioso sovrano che trionfò sui germani e i romani, ferito a morte in battaglia durante una ribellione guidata dal nipote Mordred e destinato a tornare per vendicare le sue genti che a lui legano le loro speranze nazionali. L'idea di Artù conquistatore del mondo fu certamente ispirata dalle leggende sui grandi re, come Alessandro il Grande e Carlo Magno. Nel 1170 ca Chretien de Troyes narrò le gesta di Artù, sovrano di un regno delle meraviglie, in cinque romanzi d'avventura; introdusse anche il tema della ricerca del santo Graal (il calice usato da Gesù nell'Ultima Cena), fonte di salvezza e di benefici nella leggenda arturiana. Romanzi in prosa del XIII secolo cominciarono a esplorare due grandi temi: la conquista del Graal e l'amore di Lancillotto, il cavaliere prediletto da Artù, e Ginevra, l'amata sposa del re. |
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